"Il segreto della giustizia sta in una sempre maggior umanità e in una sempre maggiore vicinanza umana tra avvocati e giudici nella lotta contro il dolore. Infatti il processo, e non solo quello penale, è di per sé una pena che giudici e avvocati devono abbreviare rendendo giustizia".
(Piero Calamandrei)
La denuncia è un atto formale con il quale qualsiasi soggetto dà notizia alla competente Autorità di un fatto costituente reato. Nel caso di denuncia il procedimento si avvia d'ufficio, cioè senza che la persona offesa dal reato chieda personalmente la punizione dell’autore del reato stesso.
La querela è un atto formale con il quale la persona offesa da uno dei delitti per i quali non è disposta la procedibilità d’ufficio (per i quali è prevista la denuncia) manifesta la propria volontà di perseguire penalmente il fatto di reato di cui la stessa è vittima. La legge prevede che la querela debba essere presentata entro il termine perentorio di tre mesi dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato.
La persona danneggiata dal reato (o i suoi successori universali) possono esercitare nel processo penale l'azione civile, volta ad ottenere il risarcimento dei danni che sono scaturiti dal reato.
L'atto con il quale ci si costituisce parte civile nel processo penale è un atto complesso che consta di determinate formalità.
La costituzione di parte civile può avvenire per l'udienza preliminare e fino all'apertura del dibattimento. Tali termini sono perentori ed il loro mancato rispetto determina la decadenza e va presentata mediante il patrocinio dell'Avvocato.